L’area di Costa Sud si estende da piazza Sant’Erasmo al bivio di Villabate. Fin dal XX secolo, il territorio era in larghissima parte terreno agricolo, disseminato di torri dell’acqua e bagli attorno a cui si andavano gradualmente ad aggregare i nuclei abitati. Negli anni Trenta del Novecento, lungo via Messina Marine furono aperti numerosi stabilimenti balneari e strutture sanitarie elioterapiche e assistenziali. L’utilizzo industriale della fascia costiera iniziò dopo l’Unità d’Italia, con impianti per la produzione di laterizi e manufatti per l’edilizia. Con il fenomeno di grande e rapida espansione urbana verso nord e sud, negli anni Sessanta e Settanta si verificò uno sfruttamento intensivo del territorio fondato sul repentino aumento del valore dei terreni. Sulla costa viene superato il limite naturale del fiume Oreto, che da sempre segnava il bordo sud-orientale della città. A causa delle continue attività di sversamento dei detriti contaminati delle demolizioni e dei materiali di scavo, la costa avanza producendo un radicale cambiamento della geografia della città. Oggi la Costa Sud di Palermo è un territorio che si manifesta come un mosaico scomposto di edilizia da borgo e resti di architetture della produzione, accogliendo un ricco ecosistema tra mare e città.
Costa Sud fa parte della sezione City on Stage de Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza e ospita Ponte Luminaria, una nuova installazione sul fiume Oreto di Roberto Collovà, parte del progetto Giardino di giardini. Azioni sulla Costa Sud (2018).