Oratorio di San Lorenzo
via Immacolatella, 1
L’Oratorio di San Lorenzo è ubicato nel mandamento Kalsa, in adiacenza alla Basilica di San Francesco d’Assisi, e vi si accede tramite un giardino di papiri e aranci. L’edificio fu costruito intorno al 1570 dalla compagnia di San Francesco inizialmente per accogliere la sepoltura dei defunti del quartiere Kalsa. Tra il 1699 e il 1706 fu chiamato a lavorare alle decorazioni in stucco Giacomo Serpotta. La narrazione delle decorazioni, realizzata con polvere di marmo, ha come nodi principali i cosiddetti ‘teatrini’ e culmina in controfacciata con la rappresentazione del Martirio di San Lorenzo. Vengono narrati episodi della vita di San Lorenzo (cui era dedicata la chiesa quattrocentesca abbattuta) e di San Francesco d’Assisi, il titolare della compagnia dei Bardigli e Cordigeri. Li accompagna una messe di altre allegorie, alle quali i confratelli avrebbero dovuto guardare come esempi da seguire: Umiltà, Gloria, Accoglienza, Penitenza, Costanza, Misericordia, Carità, Elemosina, Verità e Fede. Nel 1609 Michelangelo Merisi da Caravaggio dipinse per l’Oratorio la pala d’altare raffigurante la Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, trafugata nella notte fra il 17 e il 18 ottobre del 1969 e mai più ritrovata.
Attualmente, a occuparsi della fruizione dell’Oratorio è l’ente no profit Associazione Amici dei Musei Siciliani attraverso l’organizzazione di visite guidate.
L’Oratorio di San Lorenzo fa parte della sezione City on Stage de Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza. Dal 15 al 24 giugno, si è svolta la performance-installazione, i’m happy to own my implicit biases (malo mrkva, malo batina), dell’artista Nora Turato.