Chiesa di Santa Maria dello Spasimo
piazza Carlo Ventimiglia, 13
Costruita su input del giureconsulto Giacomo Basilicò, nel 1509, per celebrare il dolore della Madonna, la chiesa di Santa Maria dello Spasimo è una delle più suggestive di tutta la Sicilia e la contraddistingue un particolare davvero singolare: non ha il tetto. I lavori, che avrebbero dovuto essere terminati in 6 anni, furono molto più lunghi del previsto e il denaro stanziato non era mai bastevole. Nel 1537 il pericolo di una possibile invasione turca mise in allarme la città di Palermo che corse subito ai ripari rinforzando le fortificazioni e le vie di difesa. Lo Spasimo, che era proprio vicino la porta di ingresso della città, dovette subire delle modifiche e i monaci furono costretti a trovare riparo altrove. Negli anni a seguire la chiesa, oramai sconsacrata, venne utilizzata in vari modi: dal 1582 come teatro per spettacoli; dal 1624, a causa dell’epidemia di peste che colpì Palermo, come lazzaretto; dal 1825 come ospizio; dal 1855 come ospedale; dopo la seconda guerra mondiale come deposito di opere d’arte provenienti da altri siti. La chiesa è rimasta in stato di abbandono fino al 1988, e dopo un lungo lavoro di restauro, nel 1995 è stata restituita al pubblico. Oggi l’intero complesso è sede del Brass, scuola Jazz di Palermo.
La Chiesa di Santa Maria dello Spasimo fa parte della sezione Garden of Flows de Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza e ospita un’installazione dei Cooking Sections parte del progetto What is above is what is below.