Chiesa dei SS. Euno e Giuliano
piazza Sant’Euno
La Chiesa dei SS. Euno e Giuliano fu costruita tra il 1651 ed il 1658 dalla Confraternita dei Seggettieri, che elessero i due santi a protettori della compagnia religiosa. I ‘seggettieri’ (o vastasi di cinga) erano i costruttori di portantine, utilizzate per trasportare i clienti su sedili provvisti di aste. L’edificio della chiesa è costituito da un’unica navata con i due altari laterali dedicati alla Madonna del Rosario e al SS. Crocifisso. L’altare maggiore era diviso dalla navata attraverso un grande arco e pilastri decorati. Probabilmente su questo altare si trovava la pala celebrativa dei SS. Euno e Giuliano, opera di Carlo d’Anselmo, andata perduta. L’apparato decorativo è stato attribuito alla bottega di Procopio Serpotta. Lo spazio della cripta comprende elaborate nicchie disposte su triplice ordine per l’esposizione dei corpi dei confrati e si estende sotto l’attuale piazza Magione. Da una botola si accede ad un ambiente ipogeo, che fungeva da essiccatoio dei corpi. Con l’avvento dei moderni mezzi di trasporto, la Chiesa dei SS. Euno e Giuliano andò gradualmente in rovina. I bombardamenti del ’43 distrussero gran parte del complesso, lasciandolo in uno stato di abbandono. Gli interventi di restauro sono stati finanziati a fine anni Novanta dal Comune di Palermo. Alla fine di un’ampia piazza cittadina, questa ex chiesa invita ad una riflessione sulla lunga storia d’interdipendenza tra sfera religiosa e civica a Palermo.
La Chiesa dei SS. Euno e Giuliano fa parte della sezione City on Stage de Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza e accoglie la mostra descrittiva del processo partecipativo e preparatorio alla processione di Marinella Senatore del 16 giugno (Palermo Procession, 2018).