Patricia Kaersenhout

Patricia Kaersenhout è un’artista, attivista, femminista visiva. Nata 1966 a Den Helder, in Olanda, Patricia Kaersenhout ha sviluppato un percorso artistico in cui indaga il suo background del Suriname (che si trova sulla costa nord-occidentale dell’America latina) in relazione alla sua educazione occidentale europea. Il filo conduttore nel suo lavoro solleva interrogativi sui movimenti della Diaspora africana e sul suo rapporto con il femminismo, la sessualità, il razzismo e la storia della schiavitù.

The Soul of Salt, 2016
Installazione, video

La tradizione caraibica tramanda la leggenda degli “Africani Volanti”, schiavi che si dice evitassero di mangiare il sale per diventare così leggeri da essere in grado di ritornare in volo fino in Africa. Esistono molte varianti di questa leggenda ma tutte tradiscono un’origine comune, basata su un’esperienza condivisa. Nel video, un capo spirituale africano benedice una montagna di sale. Durante la cerimonia, un gruppo di rifugiati intona un antico canto di lavoro degli schiavi. I visitatori sono invitati a prendere del sale da portare a casa per scioglierlo nell’acqua al fine di simboleggiare il dissolversi dei dolori passati.

The Mask of Cruelty, 2018
Installazione

Il progetto intende collegare idealmente la storia di Palermo, che passa anche attraverso le conquiste della città da parte di numerose dominazioni alla Carta di Palermo, siglata nel 2015, e che affronta i temi dell’integrazione e della cittadinanza, in cui il concetto principale è quello del diritto alla mobilità internazionale. L’artista realizza una serie di ritratti di Palermitani celati dietro la copia italiana de “La capanna dello zio Tom”, romanzo abolizionista e anti-schiavista pubblicato nel 1852 dalla statunitense Harriet Beecher Stowe.