Manifesta 12 Meet Up

R. Collovà, Istallazione Passaggio-Bastione, Gela 2006. Courtesy of R. Collovà

Manifesta 12 Meet Up consiste in un programma di eventi informali organizzati dal team di Manifesta 12 e parte del programma culturale preliminare alla biennale Aspettando Manifesta 12. Obiettivo dei M12 Meet Up è rendere il più trasparente possibile il processo di ricerca necessario alla biennale cosicché i cittadini di Palermo possano essere direttamente coinvolti in esso.
Da Novembre 2017 fino alla fine di Aspettando Manifesta 12, artisti e collaboratori invitati a svolgere le loro ricerche in città si confronteranno con studenti, appassionati d’arte, associazioni locali e operatori sociali nel corso di conversazioni informali. Lo scopo è quello di offrire ai cittadini di Palermo una visione completa sulla ricerca e pratica degli artisti, in modo tale che diventi sempre più chiaro nel loro immaginario in cosa potrebbe consistere la biennale del 2018. Inoltre, gli eventi M12 Meet Up permettono agli artisti e al team di Manifesta di interagire con operatori sociali per lo sviluppo dei loro futuri progetti artistici.

11° M12 Meet Up: con Roberto Collovà
Mercoledì 28 marzo, ore 19, Teatro Garibaldi 
Roberto Collovà è un architetto di Palermo la cui ricerca si è spesso aperta ad altri campi del settore creativo, come le arti visive e la fotografia. La sua sperimentazione attraverso i progetti di architettura pubblica è stata costantemente affiancata dall’esperienza della fotografia e da appunti disegnati. Tuttavia, nella ricerca dell’architetto, sia la fotografia che il disegno non sono meri strumenti di osservazione e analisi, ma veri e propri mezzi dedicati allo sviluppo di una pratica autonoma di espressione e narrazione.  Roberto Collovà si è anche dedicato all’architettura del paesaggio e di giardini, all’allestimento di ambienti aperti attraverso vere e proprie istallazioni, alla produzione di mobili, lampade, oggetti di vario genere e ceramiche.

Per l’undicesimo appuntamento della serie Manifesta 12 Meet Up, Roberto Collovà parlerà di un suo specifico lavoro di ricerca dedicato a Palermo, e presentato per la prima volta nella sua pubblicazione dal titolo La strada di costa, i parchi nascosti, (Marsilio, 2015). L’operazione critica che l’architetto attua nella sua lettura della città mira non solo a rimuovere il velo del racconto mitico, ma ad attuare una sorta di archeologia del moderno di Palermo. Il suo centro storico, le espansioni, le condizioni delle periferie, i giardini, terrain vagues, il terzo paesaggio, tutti questi luoghi e tutti questi eventi formano oggi una nuova geografia della città. L’esercizio di pratiche di osservazione, descrizione e narrazione tramite il disegno di queste realtà permette l’affiorare di risorse oggi invisibili, ma senz’altro utili a costruire una città aperta, la Palermo dei prossimi decenni. Nel corso dell’evento al Teatro Garibaldi, Roberto Collovà mostrerà anche dei disegni relativi a questa sua ricerca, e spiegherà come queste produzioni siano in realtà l’impronta di operazioni concettuali volte a descrivere un possibile cambiamento nella visione della città.

Il Manifesta 12 Meet Up con Roberto Collovà sarà in italiano, e verrà trasmesso in diretta sull’account Facebook di Manifesta Biennial. A seguire, un aperitivo sarà servito dal Caffè Letterario Garibaldi a un prezzo speciale.

Manifesta 12 Meet Up con Roberto Collovà. Copyright Manifesta. Foto di Cave Studio.
Manifesta 12 Meet Up con Roberto Collovà. Copyright Manifesta. Foto di Cave Studio.
Manifesta 12 Meet Up con Roberto Collovà. Copyright Manifesta. Foto di Cave Studio.

10° M12 Meet Up: con Maria Thereza Alves
Martedì 20 marzo, ore 19, Teatro Garibaldi 
Maria Thereza Alves è un’artista brasiliana che da anni vive in Europa. La ricerca di Alves si focalizza sui fenomeni sociali e culturali, e in particolare indaga le situazioni che mettono in discussione le circostanze sociali, ciò che pensiamo di sapere e chi pensiamo di essere, evidenziando il contesto in cui agiamo e come effettivamente ci comportiamo. Alves ha lavorato sin dagli anni ’80 nei maggiori centri, gallerie e musei internazionali, creando un corpo di lavori che esplorano le storie e le circostanze di specifiche località del mondo per dare giusta testimonianza a memorie rimaste inascoltate. I suoi progetti sono sempre basati su un’intensa attività di ricerca, e si sviluppano a partire dalle interazioni dell’artista con gli ambienti fisici e sociali dei luoghi in cui vive o che visita per mostre e residenze. I progetti della Alves si azionano in risposta alle esigenze locali, e procedono attraverso un costante dialogo con le realtà materiali e ambientali del contesto in cui lavora. Pur consapevole della forte separazione tra natura e cultura tipica della mentalità occidentale, Alves rifiuta deliberatamente nella sua pratica artistica di riconoscere la separazione tra arte e vita quotidiana, o tra arte e politica. Sceglie invece di creare spazi di azione e visibilità per le culture oppresse attraverso un’arte che si nutre di relazioni e collaborazioni, e che proprio per questo richiede un costante movimento attraverso diversi confini, fisici e mentali.

Per il 10 ° appuntamento dei Manifesta 12 Meet Up, Maria Thereza Alves parlerà della sua ricerca e pratica artistica, e dei suoi ultimi viaggi a Palermo. L’evento sarà principalmente in inglese. A seguire, un aperitivo sarà servito dal Caffè Letterario Garibaldi ad un prezzo speciale.

Per maggiori informazioni su Maria Thereza Alves: www.mariatherezaalves.org

M12 Meet Up with Maria Thereza Alves. Copyright Manifesta
M12 Meet Up with Maria Thereza Alves. Copyright Manifesta
Courtesy of Maria Thereza Alves

9° M12 Meet Up: con Wu Ming
Martedì 13 marzo, ore 19, Teatro Garibaldi 
Wu Ming è un collettivo di scrittori e attivisti nato a Bologna nel 2000. Autore di romanzi storici tra i quali 54, Manituana, L’Armata dei Sonnambuli e L’Invisibile Ovunque, da diversi anni il gruppo esplora anche narrazioni ibride e di non-fiction, tra inchiesta, letteratura di viaggio, storia, intervento critico su ambiente e paesaggio, indagine sui non-detti dell’Italia postcoloniale. Inoltre, i membri del collettivo Wu Ming hanno avviato la Wu Ming Foundation, una libera federazione di collettivi, gruppi d’inchiesta, laboratori, progetti artistici, culturali e politici, dove le storie sono smantellate, analizzate e riscritte collettivamente, alla ricerca di modalità alternative di raccontarle.

Per il nono appuntamento della serie Manifesta 12 Meet Up, un rappresentante dei Wu Ming (Wu Ming 2) presenterà alcuni dei lavori realizzati dalla Wu Ming Foundation incentrati sul camminare, il perlustrare, il mappare e legati all’intervento urbano come forma di scrittura collettiva. L’incontro offrirà inoltre l’occasione a Wu Ming 2 di discutere pubblicamente della ricerca svolta negli ultimi mesi, e di formulare un invito ufficiale ai cittadini di Palermo affinché contribuiscano anche loro a questa ricerca tramite segnalazioni di storie e luoghi della città legati al periodo del colonialismo italiano (1869-1945) e alla sua eredità.

L’evento è gratuito, e sarà per lo più in italiano. Inoltre, sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Manifesta Biennial. A seguire, sarà possibile gustare un aperitivo negli spazi del Caffè Letterario Garibaldi a un prezzo speciale.

Per maggiori informazioni: www.wumingfoundation.com

M12MeetUp with WuMing. Copyright Manifesta
M12MeetUp with WuMing. Copyright Manifesta
Photo by Michele Lapini

8° M12 Meet Up: con Rotor
Martedì 27 febbraio, ore 19, Teatro Garibaldi 
Rotor è un gruppo di architetti, designer e altri professionisti del settore interessati ai diversi materiali utilizzati nel campo dell’industria e dell’edilizia, in particolare in relazione alle risorse impiegate, ai rifiuti creati, al loro utilizzo e possibile riutilizzo. Rotor diffonde strategie creative per la riduzione degli sprechi attraverso laboratori, pubblicazioni e mostre. Hanno rappresentato il Belgio alla Biennale di Architettura di Venezia nel 2010. La mostra realizzata per l’occasione, Usus Usures esplorava il tema dell’usura in relazione all’utilizzo di alcuni materiali architettonici, e come processo potenzialmente creativo. Nel 2011, per la Fondazione Prada di Milano hanno curato ex limbo, una mostra sulla storia materiale di tutte le passerelle di Prada. Sempre nel 2011 ma al Barbican di Londra, hanno curato e progettato lo spettacolo OMA/Progress, una mostra che voleva essere una panoramica sul lavoro dell’Office for Metropolitan Architecture, mentre nel 2013 hanno curato la Triennale di Architettura di Oslo intitolata Behind the Green Door, una grande esposizione sulle sfide che l’architettura ‘sostenibile’ di oggi deve affrontare.

L’approccio di Rotor enfatizza in modo consistente -e spesso tramite i mezzi della cultura visiva- gli effetti della pianificazione, dello sfruttamento e della poca attenzione degli umani, soprattutto negli ambienti artificiali. I flussi materiali a cui Rotor rivolge le sue attenzioni servono da pretesto per studiare il modo in cui gli esseri umani si comportano l’uno con l’altro. Parallelamente a questi progetti espositivi, Rotor ha continuato negli anni a realizzare anche vari progetti di design, ed interventi in luoghi architettonici già esistenti. Questi lavori hanno il loro equivalente in una serie di progetti di decostruzione ancora in atto: sono progetti in cui Rotor supervisiona lo smantellamento dei componenti di edifici destinati alla demolizione al fine di poterli riutilizzare. Questi smantellamenti e le relative attività di rivendita sono condotte sotto il titolo di Rotor Deconstruction, un’entità separata, creata nel 2014.

Per l’ottavo Manifesta 12 Meet Up, i professionisti di Rotor spiegheranno la propria ricerca a partire dall’analisi di una serie di progetti recenti e non, mettendo particolarmente in risalto ciò che i viaggi di ricerca a Palermo hanno insegnato loro finora.

Per maggiori informazioni sui Rotor: www.rotordb.org

Il Manifesta 12 Meet Up con i Rotor sarà principalmente in inglese e verrà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Manifesta Biennial. A seguire, un aperitivo sarà servito dal Caffè Letterario Garibaldi a un prezzo speciale.

Manifesta 12 Meet Up with Rotor. Copyright Manifesta.
Copyright Rotor

7° M12 Meet Up: con Cooking Sections
Giovedì 22 febbraio, ore 19, Teatro Garibaldi 
Cooking Sections è un collettivo di Londra formato da Daniel Fernández Pascual e Alon Schwabe. Il progetto è nato dall’intenzione degli artisti di concentrarsi sui massimi sistemi che organizzano il mondo attraverso la distribuzione alimentare. Si servono di installazioni, performance, mappe e video per portare avanti la loro ricerca, unendo nella loro pratica artistica l’arte visiva e l’architettura, come anche le scienze geopolitiche. Descrivono così il loro lavoro: << La nostra ricerca si concentra sull’invenzione del concetto di ‘esotico’, su ciò che ci porta a definire qualcosa come ‘familiare’ o persino ‘nativo’, e qualcos’altro come ‘straniero’; sulle speculazioni in atto, sulla creazione di nuovi valori e sulle crisi finanziarie. Ci interessano le migrazioni legate ai cambiamenti climatici, e come questi influenzino le diete e le tradizioni culinarie>>.

Il 7° M12 Meet Up prevede la presentazione da parte dei Cooking Sections di uno dei loro lavori più recenti, il progetto ancora in corso dal titolo Climavore (2015). Sia installazione che performance, Climavore aspira a creare le condizioni per un ripensamento delle condizioni attuali della produzione e consunzione del cibo, un ripensamento che comporti anche una reazione alle alterazioni del paesaggio e alle trasformazioni climatiche volute dall’uomo. Prendendo le distanze dall’ormai obsoleto modo europeo di considerare il ciclo delle stagioni (primavera, estate, autunno, inverno), Climavore ripensa al modo in cui costruiamo e gestiamo lo spazio pubblico e le infrastrutture, e in particolare esplora il modo in cui i cambiamenti climatici stessi influenzino le nostre abitudini alimentari così da assicurare l’adattamento del corpo alle sopraggiunte trasformazioni. Fenomeni climatici inattesi, come la subsidenza, le inondazioni improvvise o la siccità, possono durare giorni, mesi, anni o secoli. Climavore si propone come un modo per opporre resistenza a tutti gli effetti che queste trasformazioni climatiche hanno sui paesaggi antropogenici.

A differenza dei carnivori, degli onnivori, dei locavore, dei vegetariani o dei vegani, Climavore non si interessa solo dell’origine degli ingredienti, ma prende in considerazione le possibili alternative, sia in termini di spazio che di infrastrutture, che questi ingredienti possono offrire di fronte agli eventi climatici indotti dall’uomo in questa specifica fase storica. Al centro della ricerca, vi è la volontà di essere più flessibili nella propria dieta alimentare, così da potersi ad esempio concentrare solo sulla produzione e diffusione di colture resistenti alla siccità in periodi di scarsità d’acqua, oppure sulla creazione di filtri per i periodi caratterizzati da acque inquinate o inacidite. Facendoci ripensare la nostra stessa dieta all’interno di un orizzonte finanziariamente globalizzato, e sfidando quei gruppi di agrobusiness che operano su scala mondiale e che dettano ciò che deve essere prodotto e consumato, Climavore mette criticamente in discussione le implicazioni geopolitiche che stanno dietro alle alterazioni climatiche, come anche le pressioni che queste attuano sulle specie umane e non umane.

L’evento è gratuito, e sarà per lo più in inglese. Inoltre, sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook di Manifesta Biennial. A seguire, sarà possibile gustare un aperitivo negli spazi del Caffè Letterario Garibaldi a un prezzo speciale.

Per maggiori informazioni sui Cooking Sections: www.cooking-sections.com

M12 Meet Up with Cooking Sections. Copyright Manifesta
Cooking Sections, CLIMAVORE: On Tidal Zones, 2017. Commissioned by Atlas Arts, Isle of Skye. Copyright Cooking Sections

6° M12 Meet Up: con Jordi Colomer
Mercoledì 7 febbraio, ore 19, Teatro Garibaldi 
Attraverso la fotografia, il video e le possibili corrispondenze tra i due mezzi espressivi all’interno di spazi espositivi complessi, Jordi Colomer (Barcellona, 1962) esplora lo spazio urbano e il modo in cui questo influenza il comportamento sociale umano. Il suo lavoro potrebbe essere visto come una sorta di ‘teatro espanso’, in quanto si compone di situazioni artificiali create dall’artista e che permettono allo spettatore di interrogarsi sulla sua relazione con l’opera e sul suo ruolo nei confronti dell’opera stessa. Nel corso della sua carriera, il video è divenuto progressivamente il suo mezzo espressivo prediletto, e spesso le sue produzioni vengono proiettate all’interno di spazi progettati dall’artista stesso.

In molti dei suoi lavori, le azioni isolate dei suoi personaggi, o dei gruppi da lui ritratti, innescano riflessioni sulle possibilità di sopravvivenza estetica nel contesto delle metropoli contemporanee, sebbene queste riflessioni vengano spesso suggerite non senza un tocco di ironia farsesca. Particolarmente rappresentativo della sua pratica artistica è il lavoro ¡Únete! Join Us!, presentato per la prima volta al Padiglione nazionale spagnolo alla Biennale di Venezia del 2017. Il lavoro consiste nell’installazione di numerose installazioni a loro volta composte da diversi video, sculture e da architetture temporanee ma totalizzanti nei confronti dello spazio espositivo.

Per il 6° M12 Meet Up, Jordi Colomer parlerà della sua pratica artistica, proiettando anche alcuni dei suoi più recenti lavori. Inoltre, l’artista spagnolo condividerà con il pubblico le sue opinioni su Palermo, e spiegherà in che modo la città sta contribuendo allo sviluppo della sua ricerca artistica.

L’evento sarà per lo più in Italiano, e sarà trasmesso in diretta sulla pagina facebook di Manifesta Biennial.
A seguire, sarà possibile gustare un aperitivo negli spazi del Caffè Letterario Garibaldi a un prezzo speciale.

Per maggiori informazioni sull’artista e i suoi lavori:  www.jordicolomer.com

M12 Meet Up with Jordi Colomer. Copyright Manifesta
M12 Meet Up with Jordi Colomer
Jordi Colomer. Anarchitekton Brasilia. 2003. Copyright Jordi Colomer

5° M12 Meet Up: con Alexey Buldakov
Mercoledì 24 gennaio, ore 19, Teatro Garibaldi 
Urban Fauna Laboratory è una piattaforma interdisciplinare fondata a Mosca nel 2011 da Alexey Buldakov e Anastasia Potemkina. Il progetto consiste nell’osservazione e descrizione delle relazioni tra specie animali che vivono in ambienti costruiti dall’uomo. Le città sono sempre costruite da umani per altri esseri umani, eppure spesso fungono da bacini naturali per la coesistenza di molteplici specie animali costrette a imparare l’una dall’altra per sopravvivere. Urban Fauna Laboratory offre uno studio interdisciplinare sulle relazioni parassitarie e simbiotiche, e sui processi di mutuo adattamento di queste specie ad ambienti urbani, focalizzandosi in particolare su animali e piante invasive.

Alexey Buldakov (classe 1980) è stato invitato dal team di Manifesta 12 proprio per il suo acuto interesse verso la proliferazione spontanea di forme di vita, manifestazioni di reciprocità tra specie aliene, “sculture dissipative”, e studi sulle colombaie e i posatoi. Mettendo in discussione il paesaggio antropocentrico, benché de-umanizzato che è tipico della contemporaneità, la ricerca di Alexey verte soprattutto a indagare come questo paesaggio stia influenzando il principio di generazione spontanea di forme di vita diverse. I suoi progetti nascono sempre da una precisa ricerca scientifica, e prendono le forme di interventi sculturali e architettonici in spazi pubblici, installazioni site-specific e mostre che funzionano come laboratori scientifici.

Per il 5° dei Manifesta 12 Meet Up, Alexey Buldakov intende instaurare una conversazione con i cittadini di Palermo sulla fauna urbana tipica di questa città. L’artista spera di collezionare così le osservazioni e memorie dei palermitani, per confrontarle con la propria esperienza di altre specie animali urbane, così come documentate nei suoi lavori più recenti.

L’evento sarà principalmente in lingua inglese, e sarà trasmesso in diretta sull’account Facebook di Manifesta Biennial. A seguire, il Caffè Letterario Garibaldi servirà un aperitivo a un prezzo speciale.

Copyright Urban Fauna Laboratory
M12 Meet Up w/ Alexey Buldakov. Copyright Manifesta

4° M12 Meet Up: con Fallen Fruit
Martedì 19 dicembre, ore 18, Teatro Garibaldi 
Fallen Fruit è frutto di una collaborazione artistica iniziata nel 2004 ad opera di David Burns, Matias Viegener e Austin Young. Dal 2013, David e Austin hanno continuato a lavorare insieme al progetto. La prima iniziativa di Fallen Fruit è stata mappare tutti gli alberi da frutto nati sul suolo pubblico di Los Angeles. In seguito, la collaborazione tra i due si è rafforzata al punto da arrivare a includere progetti seriali di arte pubblica, installazioni site-specific e happening in varie città del mondo. David e Austin lavorano sempre utilizzando la frutta come materiale o mezzo artistico, in quanto la loro pratica aspira a re-immaginare i nostri modi di interagire con lo spazio pubblico, specialmente nelle aree urbane, come anche le dinamiche comunitarie di una città e l’esperienza diretta di fatti di cronaca. L’insieme dei lavori di Fallen Fruit include una raccolta ancora in corso di fotografie di cronaca, wallpaper, oggetti effimeri e video che analizzano le implicazioni sociali e politiche delle nostre relazioni con i diversi frutti e con il mondo che ci circonda.

Per il quarto appuntamento dei Manifesta 12 Meet Up, i Fallen Fruit parleranno della loro pratica artistica fortemente imbevuta di ricerca, e di come questa loro ricerca possa essere nutrita dalle peculiarità della città di Palermo. Inoltre, il collettivo artistico di Los Angeles offrirà esempi del loro approccio interdisciplinare discutendo con il pubblico alcuni lavori del passato, come Public Fruit Jams che consiste in un invito al pubblico a trasformare in marmellata la frutta cresciuta nella propria città o nei propri giardini tramite sessioni improvvisate di cucina collettiva.

A fine serata, sarà possibile gustare un aperitivo a tema negli spazi del Caffe Letterario Garibladi.
L’evento sarà principalmente in Inglese, e sarà trasmesso in diretta sull’account Facebook di Manifesta Biennial.

Copyright Fallen Fruit
M12 Meet Up with Fallen Fruit. Copyright Manifesta

3° M12 Meet Up: con Uriel Orlow
Giovedì 30 novembre, ore 19, Teatro Garibaldi 
Uriel Orlow vive e lavora tra Londra e Zurigo. La sua pratica artistica si contraddistingue per l’essere mossa da una precisa ricerca, e dall’essere processuale e interdisciplinare, traendo vantaggio dalle caratteristiche di diversi media come il film, la fotografia, il disegno e il suono. E’ noto per i suoi film e le sue performance strutturate come seminari, e per le installazioni multimediali che offrono un focus su specifici luoghi e sulle loro micro-storie, e che mixano diversi linguaggi visuali e diverse modalità narrative ispirate alla scrittura epistolare. Il suo lavoro esplora in modo particolare le diverse forme di persecuzione succedutesi nella storia, e le manifestazioni spaziali della memoria, quei luoghi dedicati a una rappresentazione poco consapevole.

Per il terzo incontro dei M12 Meet Up, Uriel Orlow discuterà con il pubblico il suo ultimissimo lavoro intitolato Theatrum Botanicum, un progetto di ricerca ancora in corso che esplora la relazione tra il mondo botanico e la politica in senso lato attraverso l’uso di film, fotografie, installazioni e elementi sonori. Theatrum Botanicum guarda alle piante sia come testimoni che attori della storia, e mette in risalto l’influenza del nazionalismo sulla botanica come anche le ulteriori ripercussioni del regime dell’apartheid sulla natura, la migrazione delle piante, la biopiracy, e quella che lui chiama ‘diplomazia floreale’.

A seguito dell’incontro con Uriel Orlow, il Caffe Letterario Garibaldi servirà un aperitivo a un prezzo scontato.
L’evento sarà per lo più in inglese.

Copyright Uriel Orlow
M12 Meet Up with Uriel Orlow

2° M12 Meet Up: con Alberto Baraya
Mercoledì 22 novembre, ore 18, Teatro Garibaldi 
Attraverso la fotografia, il video, la performance, objects trouvès e disegni, Alberto Baraya (Bogotà, 1968) studia e allo stesso tempo prende in giro lo sfruttamento coloniale di certe culture, e l’eco di questo sfruttamento ancora percepibile nella cultura globalizzata contemporanea. Dal 2001, l’artista ha iniziato a definire se stesso un ‘viajero’, con esplicito riferimento ai viaggiatori europei che tra il XVIII e il XIX secolo conducevano esperimenti di botanica in nome del progresso scientifico, ma in realtà sempre al servizio del potere colonizzatore. Negli ultimi anni, Alberto Baraya ha concentrato la sua attività creativa nella produzione dell’‘Herbarium of Artificial Plants’, un progetto di ricerca ancora in corso e che rielabora i viaggi fatti nelle Americhe dalle reali società europee a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.

Nel corso di questo incontro, Alberto discuterà con studenti e appassionati d’arte di Palermo la relazione che le persone del luogo hanno con la natura, e con come la natura viene di solito rappresentata nella cultura occidentale, confrontandosi soprattutto sul modo in cui le piante che abitano la città di Palermo trasformano e influenzano le relazioni umane.

A seguire, un aperitivo sarà servito dal Caffe Letterario Garibaldi.
L’evento sarà interamente in inglese. Sulla pagina Facebook di Manifesta Biennial sarà possibile seguire la diretta.

Copyright Alberto Barata
M12 Meet Up with Alberto Baraya. Copyright Manifesta

1° M12 Meet Up: con Leone Contini
Martedì 14 novembre, ore 18, Teatro Garibaldi 
La ricerca di Leone Contini (Firenze, 1976) si focalizza primariamente sui conflitti interculturali, relazioni di potere, migrazioni e diaspore, e su come tutti questi fenomeni influenzano il contesto antropologico e il paesaggio botanico del luogo in cui l’artista si trova ad operare. Attraverso l’uso di performance, interventi collettivi nello spazio pubblico, testi e narrazioni audio-visive, blogging e pubblicazioni autoprodotte, la pratica artistica di Leone prende in prestito strumenti e metodologie delle scienze antropologiche contemporanee al fine di mandare in corto circuito sentimenti comuni e significati prestabiliti.

Nel corso di questo primo incontro, Leone discuterà con studenti e appassionati d’arte di Palermo la genealogia essenzialmente ibrida delle piante e dei vegetali siciliani, ed in particolare della ‘cucuzza’, una varietà di zucchina tipica dell’isola e molto importante nella tradizione culinaria siciliana.

A seguire, un aperitivo a tema sarà servito dal Caffè Letterario Garibaldi ad un prezzo speciale.

Copyright by Leone Contini
M12 Meet Up with Leone Contini