Perché Palermo?

Manifesta 12 Tour 2017. Spasimo, Palermo © Manifesta 12 Photo by Minimum Studio

La Città di Palermo è stata selezionata dal comitato di Manifesta per la sua rilevanza su due principali temi che identificano l’Europa contemporanea: migrazione e condizioni climatiche, e sull’impatto che queste questioni hanno sulle nostre città. Le diverse stratificazioni e la fitta storiografia di Palermo – occupata da diverse civiltà e culture con forti legami e connessioni con l’Africa del Nord e il Medioriente negli ultimi 2000 anni – hanno lasciato le loro tracce nella società multiculturale, localizzata nel cuore dell’area mediterranea.

“Manifesta 12 a Palermo è una grande sfida per ripensare a come gli interventi culturali possano avere un forte ruolo nell’aiutare a ridefinire uno dei più iconici crocevia del Mediterraneo della nostra storia, all’interno di un lungo processo di trasformazione. Manifesta 12 vuole affrontare diverse interrogativi tra cui: la partecipazione dei cittadini alla governance della Città, e come riconoscersi cittadini e riappropriarsi della Città. Le questioni migratorie della città sono emblematiche di una più ampia situazione di crisi che l’intera Europa si trova ora a fronteggiare.” – Hedwig Fijen, Direttrice di Manifesta.

“Avere Manifesta 12 a Palermo nel 2018 è un’opportunità fantastica per la città per rafforzare la sua identità locale e internazionale. É un’opportunità per l’Europa per apprezzare il significato della sua dimensione e identità Mediterranea e Mediorientale: Palermo ha portato Manifesta nel Mediterraneo e il Mediterraneo in Europa. Manifesta 12 è un’opportunità per celebrare Palermo nella sua essenza: un laboratorio per l’arte e la cultura. La città è capace di rinnovare se stessa e costruire il proprio futuro” –  Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo

“Siamo onorati di lavorare con la Città di Palermo per l’edizione di Manifesta 12. Nel clima politico corrente, la storia e il carattere di Palermo fanno della città un laboratorio ideale per re-immaginare, da una prospettiva mediterranea, i valori liberali che condividiamo, e toccare questioni cruciali del presente e del futuro della città europea. A livello personale, essendo italiano e siciliano, e avendo come molti della mia generazione lavorato per diversi anni all’estero, mi sento particolarmente onorato di poter contribuire a questa edizione di Manifesta.” – Ippolito Pestellini Laparelli, Manifesta 12 Creative Mediator; Architetto; OMA

Manifesta 12 Tour 2017. Ballarò, Palermo © Manifesta 12 Photo by Minimum Studio. Murales di Gio Pistone (in basso) e di Mangiatori di Patate (in alto).

La maggiore ambizione di Manifesta 12 è lavorare in modo interdisciplinare accanto alle comunità locali in modo da ripensare le infrastrutture architettoniche, urbane, economiche, sociali e culturali della città. Manifesta 12 può analizzare il ruolo importantissimo che ogni intervento culturale ha nel permettere ai cittadini di riconoscere le proprie responsabilità e i propri diritti. Manifesta 12 a Palermo può agire da incubatore supportando le comunità locali attraverso diversi interventi culturali: per ripensare la città nelle sue strutture socio-economiche e culturali, usando il profilo esistente della civitas come piattaforma per il cambiamento sociale.

Il programma pre-biennale avrà inizio dalla costruzione di un processo che porti all’attuazione di un quadro teorico sostenibile e alla definizione dei parametri del processo di rivitalizzazione della città. In questa fase, Manifesta vuole attivare le comunità di Palermo nell’identificazione della sua missione e obiettivi, così come le sfide, le aspettative e i possibili esiti di Manifesta 12.