Foreign Farmers, 2018

Leone ContiniForeign Farmers (2018), installazione, intervento nello spazio pubblico
In collaborazione con: Ibra Niang, Fratelli Biondi, Nazrul Islam, Mr. Hu, Juan (boy) Rumbaoa, Chhote Sher Shah, J. Lin

A Palermo, l’esito di dieci anni di raccolta di semi e di storie si concretizza in un orto sperimentale per l’acclimatazione e la coabitazione di varietà migranti, realizzato all’Orto Botanico. L’artista, ispirandosi alla genealogia essenzialmente ibrida delle piante e dei vegetali siciliani, ha costruito un pergolato nello spazio dell’ex giardino coloniale dell’Orto Botanico, un tempo dedicato agli esperimenti di acclimatazione di specie provenienti dalle colonie. La costruzione di una pergola ibrida ribalta il significato storico di questo spazio: il processo di acclimatazione non è più imposto all’interno di un rapporto di potere, ma di un processo naturale. Qui, la cucuzza (una zucca estiva serpentiforme, pilastro della cucina domestica siciliana) coabita con i suoi esemplari omologhi bengalesi, srilankesi, filippine, turche e cinesi. Negli ambienti del Ginnasio è invece allestita una sorta di camera delle meraviglie, frutto della ricerca sul campo di Contini negli ultimi anni, relativamente alle pratiche agricole “straniere”.