Una proposta di sincretismo (questa volta senza genocidio), 2018

Maria Thereza AlvesUna proposta di sincretismo (questa volta senza genocidio) (2018), installazione
In collaborazione con: Antonio Josè Pantuso (Le Stanze del Gattopardo)

Il progetto, esposto a Palazzo Butera, nasce da alcune piastrelle trovate sulle bancarelle del mercatino di Piazza Marina con raffigurazioni di esotici pappagalli brasiliani: frammenti di un motivo ornamentale piuttosto comune a Palermo, noto come ‘uccelli del paradiso’, composto da raffigurazioni di uccelli esotici e locali che vengono solitamente rappresentati sulle targhe che celebravano eventi come l’inaugurazione di un nuovo castello o di una prestigiosa dimora.
Il progetto intende alludere al paesaggio geografico e gastronomico della Sicilia, in cui il fico d’india e l’agave dal Messico, i pomodori e le patate dalle Ande, gli alberi di Jacaranda e di Ceiba speciosa dal Brasile, formano un nuovo sincretismo, talvolta assimilato dai siciliani nelle contemporanee definizioni della regione. Il progetto allude inoltre ai pappagalli brasiliani: uccelli capaci di scappare dalla cattività a cui sono costretti senza aver mai commesso alcun crimine.